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La paura: un'emozione fondamentale per la sopravvivenza

Aggiornamento: 23 gen

L'emozione primaria della paura è una risposta fondamentale dell'essere umano e di molti altri organismi viventi. Questa emozione ha radici profonde nella storia evoluzionistica dell'umanità ed è parte integrante della sopravvivenza. In questo articolo, esploreremo le radici evoluzionistiche della paura e la teoria polivagale di Stephen Porges, che fornisce una prospettiva intrigante sull'emozione della paura e sul suo impatto sul sistema nervoso.


Perché abbiamo mantenuto la paura durante l'evoluzione?

La paura è stata una delle prime emozioni sviluppate durante l'evoluzione dell'umanità. Le prime forme di vita avevano bisogno di meccanismi di difesa per sopravvivere alle minacce ambientali. La paura è emersa come una risposta biologica che prepara il corpo a reagire rapidamente alle situazioni pericolose. Questo è noto come la "risposta di lotta o fuga", in cui il corpo si prepara a combattere o a fuggire da una minaccia. Pertanto, l'emozione della paura si è mantenuta durante l'evoluzione proprio per garantire la nostra sopravvivenza, per fronteggiare eventuali minacce o pericoli, reali e imminenti.


La Teoria Polivagale di Stephen Porges

La teoria polivagale di S.Porges è una teoria che ha rivoluzionato la nostra comprensione del sistema nervoso autonomo e delle emozioni, compresa la paura.

Questa teoria si basa sull'idea che il sistema nervoso autonomo è complesso e coinvolge due sistemi, il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Quest'ultimo è caratterizzato da un nervo, il cosiddetto "vago" o "sistema vagale" che si suddivide in due rami principali: il "vago ventrale" e il "vago dorsale". Questi rami regolano una serie di funzioni fisiologiche, tra cui la risposta allo stress e alle minacce.

il sistema nervoso simpatico

è coinvolto principalmente nella preparazione del corpo per affrontare situazioni di stress o pericolo. Quando si attiva, il sistema simpatico innescala una serie di risposte fisiologiche e comportamentali che preparano il corpo a "combattere o fuggire" in situazioni di emergenza. Queste risposte includono:

  • aumento della frequenza Cardiaca: Il sistema simpatico aumenta la frequenza cardiaca per pompare più sangue e ossigeno ai muscoli, migliorando la capacità di risposta del corpo.

  • dilatazione delle vie respiratorie: Le vie respiratorie si dilatano per consentire un maggiore flusso d'aria nei polmoni, migliorando l'apporto di ossigeno.

  • aumento della pressione sanguigna: Il sistema simpatico fa aumentare la pressione sanguigna per garantire una migliore distribuzione del sangue agli organi vitali e ai muscoli.

  • mobilizzazione di energia: Vengono liberati zuccheri e grassi dal fegato e dai tessuti adiposi per fornire energia immediata ai muscoli.

  • sensazione di allerta e vigilanza: Il sistema simpatico aumenta la vigilanza e l'attenzione, rendendo l'individuo più attento all'ambiente circostante.

  • inibizione delle funzioni digestive: Durante l'attivazione del sistema simpatico, le funzioni digestive vengono ridotte poiché il corpo devia le risorse verso altre attività più urgenti.

  • dilatazione delle pupille: Le pupille si dilatano per migliorare la visione in situazioni di scarsa illuminazione o in situazioni di pericolo.

  • sensazione di pelle d'oca: Il sistema simpatico può causare la piloerezione, la sensazione di "pelle d'oca", che è una risposta fisiologica all'adattamento alle basse temperature o alle situazioni stressanti.

Queste risposte del sistema nervoso simpatico preparano il corpo per reagire rapidamente a una minaccia imminente. Tuttavia, è importante notare che queste risposte sono adatte solo per situazioni brevi e di emergenza. L'attivazione cronica del sistema simpatico a causa dello stress continuo può avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.

il nervo vago dorsale del sistema parasimpatico

è coinvolto principalmente nella risposta di immobilizzazione, il cosiddetto "freeze". La "risposta di immobilizzazione" è una reazione fisiologica che può essere attivata quando una persona percepisce una minaccia così grande o incontrollabile che le altre risposte fisiologiche, come la "lotta o fuga," non sembrano essere adeguate per proteggerla. In questa fase, il corpo sembra "congelato" o immobilizzato, come se la persona fosse paralizzata dalla paura. Alcuni sintomi comuni della fase del "freeze" possono includere:

  • Riduzione dell'attività motoria.

  • Diminuzione della frequenza cardiaca.

  • Riduzione della tensione muscolare.

  • Dissociazione o la sensazione di "uscire dal proprio corpo."

  • Difficoltà a percepire il tempo in modo lineare.

Questo stato di "freeze" ha un vantaggio evoluzionistico: può aiutare a minimizzare la percezione di una minaccia da parte di un predatore. Ad esempio, alcuni animali nella natura simulano la morte o diventano immobili per evitare di attirare l'attenzione dei predatori. Nel contesto umano, la fase del "freeze" può verificarsi in situazioni di grande stress, traumi, o abusi. È importante sottolineare che questa risposta è involontaria e non è una scelta consapevole da parte dell'individuo. Le persone che hanno sperimentato la fase del "freeze" in situazioni traumatiche possono spesso avere ricordi sfumati o dissociativi di tali eventi

il nervo vago ventrale del sistema parasimpatico

è coinvolto nella "risposta di connessione sociale", ovvero nella promozione di interazioni sociali positive, nella gestione dello stress e nella regolazione delle funzioni fisiologiche quando ci sentiamo al sicuro e in un ambiente non minaccioso.. In altre parole, questo ramo è attivo quando ci sentiamo al sicuro e connessi agli altri. Ecco alcune delle sue caratteristiche principali:

  • regolazione del cuore: Il vago ventrale è responsabile di regolare la frequenza cardiaca in modo da mantenerla in un intervallo sano. Quando ci sentiamo rilassati e al sicuro, il vago ventrale promuove una frequenza cardiaca equilibrata e calma.

  • supporto alla digestione: Questo ramo del sistema parasimpatico favorisce la digestione efficiente e il metabolismo. Quando siamo rilassati, il corpo può concentrarsi sulla digestione dei cibi e sull'assorbimento dei nutrienti.

  • promozione della calma e del benessere: Il vago ventrale contribuisce al senso di calma e benessere emotivo. La sua attivazione può ridurre l'ansia e promuovere una sensazione di tranquillità.

  • facilitazione della comunicazione sociale: Questo ramo del sistema parasimpatico è coinvolto nell'aspetto sociale del nostro comportamento. Favorisce la comunicazione interpersonale, l'empatia e la capacità di connettersi con gli altri.

  • recupero e riposo: Il vago ventrale è attivo durante il riposo e il recupero. Durante il sonno, contribuisce alla rigenerazione e al ripristino delle risorse del corpo.

  • riduzione dello stress: Quando attivato, il vago ventrale può aiutare a ridurre lo stress e le reazioni fisiologiche associate a situazioni stressanti.

In sintesi, il "ramo di connessione sociale" del sistema nervoso parasimpatico è essenziale per il benessere psicofisiologico. La sua attivazione è associata alla sensazione di sicurezza, alla capacità di connettersi con gli altri e alla gestione dello stress. Promuove la calma, l'equilibrio e il recupero e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione delle funzioni corporee quando ci sentiamo al sicuro e in un ambiente favorevole.


Ma cosa serve la paura nel mondo moderno?

Anche se le minacce fisiche dirette sono meno comuni nella vita moderna rispetto al passato, la paura continua a svolgere un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Oggi, la paura può essere innescata da situazioni come lo stress lavorativo, le preoccupazioni finanziarie o le minacce sociali. Il nostro corpo reagisce in modo simile, attivando il sistema di risposta di lotta o fuga.

La comprensione di come la paura sia radicata nell'evoluzione e nel sistema nervoso può aiutarci a gestirla in modo più efficace. Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione e la consapevolezza possono aiutare a regolare la risposta di paura e promuovere una maggiore connessione sociale.


In conclusione, l'emozione primaria della paura ha profonde radici evoluzionistiche ed è stata una parte essenziale della sopravvivenza umana. La teoria polivagale di Porges offre una prospettiva interessante sulla complessità del sistema nervoso e sulla nostra risposta alla paura. Comprendere come funziona la paura può aiutarci a gestirla in modo più efficace.


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